Corte Suprema di Giustizia dell’Honduras conferma le condanne degli assassini di Berta Cáceres

Corte Suprema di Giustizia dell’Honduras conferma le condanne degli assassini di Berta Cáceres, ma modifica le circostanze aggravanti nella condanna di David Castillo e invia il caso di Sergio Rodríguez alla Corte Suprema di Giustizia.

25/11/2024

Comunicazione COPINH

Il Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras informa la comunità nazionale e internazionale di quanto segue:

La Camera Penale della Corte Suprema di Giustizia dell’Honduras ha confermato le condanne di sette degli otto uomini condannati nei processi del 2018 e del 2021 per il crimine contro la nostra compagna Berta Cáceres e il tentato omicidio di Gustavo Castro. Sono state ratificate le condanne di David Castillo, impiegato di alto livello della famiglia Atala; Douglas Bustillo, ufficiale militare e capo della sicurezza dell’azienda della famiglia Atala; Mariano Díaz, maggiore dell’esercito honduregno; Henry Hernández, ufficiale militare; Elvin Rápalo; Oscar Torres e Edilson Duarte.

Questa decisione conferma ancora una volta l’esistenza di una struttura criminale responsabile dell’omicidio di Berta Cáceres, i cui capi, i membri della famiglia Atala, rimangono impuniti.

La decisione dei giudici della Camera Penale ha modificato le aggravanti nella sentenza di David Castillo, che comporta una riduzione della pena, e ha inviato il caso di Sergio Rodríguez alla plenaria della Corte Suprema a causa della mancanza di unanimità sulla ratifica. Queste modifiche sono il prodotto di pressioni indebite sul sistema giudiziario e dimostrano il permanere della struttura criminale dietro il crimine contro Berta Cáceres.

Il diritto all’accesso alla giustizia continua a essere ostacolato dagli interessi economici e politici che hanno i loro artigli nel sistema giudiziario honduregno e che cercano di avvantaggiare la famiglia Atala e i suoi alleati criminali.

La decisione di inviare il caso di Sergio Rodríguez alla Corte Suprema prolunga ulteriormente il processo giudiziario e dimostra che il sistema giudiziario honduregno continua a favorire l’impunità di coloro che agiscono per conto degli interessi economici rispetto ai diritti delle comunità indigene.

Invitiamo la comunità nazionale e internazionale a raddoppiare gli sforzi in questa fase cruciale per responsabilizzare le menti del crimine. La lotta per la giustizia per Berta e per il popolo continua. Non ci fermeremo finché tutti i responsabili, sia materiali che intellettuali, non affronteranno le conseguenze dei loro crimini e la crepa della giustizia nel muro dell’impunità in Honduras non si approfondirà.

Il COPINH, le comunità lenca organizzate, insieme alla madre, alle figlie e al figlio di Berta Cáceres, ringraziano profondamente tutte le persone, le organizzazioni, le istituzioni e gli spazi di solidarietà in Honduras e nel mondo per il loro instancabile sostegno in questa lotta per la giustizia. Queste sentenze costituiscono un importante precedente nella storia dell’Honduras e sono un incoraggiamento a continuare la lotta per la giustizia per il popolo.

Riaffermiamo il nostro impegno per la giustizia sociale in Honduras e per la rivendicazione dei diritti delle comunità indigene per i quali la nostra Berta si è battuta.

Dato a La Esperanza, Intibucá, il giorno 25 del mese di novembre 2024.

“Con la forza ancestrale di Berta, Lempira, Mota, Iselaca ed Etempica alziamo la nostra voce piena di vita, giustizia, libertà, dignità e pace”.