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ROMA – I 13 colori della Resistenza – storie di donne dall’Honduras

5 Luglio, 2018 @ 19:00 - 22:00

Nessun testo alternativo automatico disponibile.Melissa Cardoza sarà ospite di EAT UP! Cibo di strada dal mondo 2018 il 5 luglio al Csoa eXSnia

* ORE 19:00 – PRESENTAZIONE DEL LIBRO “13 colores de la RESISTENCIA Hondureña” di e con MELISSA CARDOZA http://giradas.blogspot.com/

Melissa Cardoza, scrittrice, attivista e femminista onduregna, presenta il suo libro “13 Colores de la Resistencia Hondurena” (2011) appena uscito in italiano con il titolo Tredici colori della Resistenza con una traduzione collettiva a cura del CICA Collettivo Italia Centro America.
Attraverso le sue opere, racconta in presa diretta e dall’interno i movimenti di resistenza nati in Honduras all’indomani del golpe contro Manuel Zelaya.
La figura di Berta Cáceres è il caso più noto.
All’interno di questo libro ci sono però anche storie quotidiane, di donne e uomini che lottano e non raggiungeranno il clamore dei rotocalchi, eppure stanno tessendo quella stessa rete di resistenza
contro le brutalità e gli spauracchi del nostro tempo. Ritroviamo un gran ventaglio di movimenti già esistenti, alcuni spontanei e costituitisi di fronte all’emergenza del Golpe, frange di partecipanti
proveniente da altri Paesi. In quest’opera è palpabile il valore intimo della solidarietà senza frontiere.

* PERMANENTE – MOSTRA/RACCONTO – “BIOGRAFICA: BERTA CACERES.”

Berta Caceres era una “luchadora”, una donna che si batteva per il diritto alla vita in tutte le sue forme, che portava avanti una lotta integrale: anticapitalista, antipatriarcale, femminista!

In questa mostra cercheremo di raccontare le sue idee, la sua forza e la sua parte più umana….perchè non è necessario essere dei “super eroi” per cambiare il mondo, ma degli esseri umani con delle idee, crederci e lottare per difenderle!

DETTAGLI

*** PRESENTAZIONE LIBRO – MELISSA CARDOZA

“Per mezzo delle narrazioni condivise da Melissa, possiamo sentire la quotidianità di una terra occupata a forza di piombo e paura. Sentire il caldo, l’odore di cibo in strada, i canti e le preghiere.
Resistere, resistenza, farsi resistenza, sono parole che affiorano nella mia mente e si disegnano sul mio corpo ogni volta che leggo e riesamino questi racconti. Certamente, non si tratta di verbi all’infinito o di sostantivi astratti. Quando penso alla resistenza e leggo le parole, le immagini, i versi che Melissa ci consegna in questo testo, allora si sgretolano – e per fortuna s’innalzano – nuove pareti, scale e finestre in una casa già abitata in cui possiamo stare e vivere in modo diverso. Resistere è dunque in questo libro una parola che accompagna le donne e gli uomini che sono in cammino per un mondo migliore.
Grazie a queste storie e agli uomini e donne che gli hanno dato forma, da un’amata terra centroamericana e insegnandoci ogni giorno il valore del cambiamento e della trasformazione che ci unisce. E grazie soprattutto a Melissa per essere una donna che
cammina con gli altri e le altre ed è lei stessa altra in mezzo a tanta gente.(Yanet Martínez Toledo, ricercatrice DEI)”
L’iniziativa fa parte di una “gira” europea dove viene presentato il libro di Melissa e l’ultimo disco di Karla Carla “Cuando las palabras”, anche lei artista, attivista e femminista onduregna.
La gira è un’azione artistica e politica dove vengono condivise le speranze, le realtà quotidiane e i progetti delle lotte emancipatorie in Honduras.

Ma è anche un omaggio alle protagoniste e protagonisti di questa resistenza e a Berta Càceres, co-fondatrice del COPINH, (Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras)

organizzazione indigena e popolare dell’Honduras, rappresentante del popolo indigeno Lenca, che reclama il diritto di vivere nella propria terra d’origine.
Berta, dopo aver ricevuto il premio Goldman nel 2015, fu assassinata il 2 marzo del 2016 per essersi opposta al progetto idroelettrico di Agua Zarca che, finanziato da banche europee e varie multinazionali, fa parte di un più ampio piano approvato dal regime golpista che prevede un concessionamento a privati del 30% del territorio nazionale, territorio che è principalmente eredità
dei popoli indigeni.
Le violenze inflitte alle comunità indigene e alle classi popolari di tutta la società spesso vedono le donne particolarmente bersagliate poiché attraverso di loro si tenta di annientare qualsiasi
concezione non commerciale di legame sociale, di bene comune e di sicurezza, di creatività.

CHI E’ MELISSA CARDOZA
(Honduras) appartiene a quell’insieme di scrittrici latinoamericane ancora poco visibili, ma attivissime nelle piccole editoriali, vicine sia al femminismo sia alla tradizione latinoamericana della narrativa storica e delle vite comuni.
Nata in Honduras, è pedagoga, ha lavorato come maestra, scrive ed è una attivista in difesa dei diritti della terra, dei popoli, e in particolare del diritto a non dover credere ai dettami dello sviluppo, se esso non porta alla liberazione delle proprie aspirazioni e ad una vita degna, giusta. Ha vissuto nove anni in Messico e studiato presso la Scuola Messicana di Scrittura,
stretto amicizie con femministe, poete e illustratrici, cantato in strade e riunioni politiche e tra amici. Da quando è rientrata in Honduras nel 2006, ha scritto costantemente racconti di vita di donne straordinarie nella loro quotidanità: donne che non cedono di fronte ai soprusi, attiviste, bambine che vanno a scuola, madri di quartiere. Era amica intima di Berta Cáceres e non smette d’esigere giustizia per il suo assassinio.

*** MOSTRA/RACCONTO – “BIOGRAFICA: BERTA CACERES.”

Berta viene dall’Honduras, un paese del Centroamerica di cui si sa poco e niente.

E’ stata brutalmente assassinata due anni fa da sicari in casa sua.
E’ stata uccisa perché faceva paura. Perchè era riuscita a dimostrare che era possibile lottare e difendere i propri diritti e anche vincerle le battaglie.

I mandanti credevano che uccidendo lei avrebbero ucciso la lotta e le sue idee.

Non credevano che questa fosse una lotta di un popolo intero, che va aldilà dei confini nazionali e che vive in tutte e tutti coloro che portano dentro di sé un sentimento di giustizia.

Berta Caceres era una “luchadora”, una donna che si batteva per il diritto alla vita in tutte le sue forme, che portava avanti una lotta integrale: anticapitalista, antipatriarcale, femminista!

Berta No Muriò, Se Multiplicò!

In questa mostra cercheremo di raccontare le sue idee, la sua forza e la sua parte più umana….perchè non è necessario essere dei “super eroi” per cambiare il mondo, ma degli esseri umani con delle idee, crederci e lottare per difenderle!

*** ALTRE INFO:

http://giradas.blogspot.com/

http://www.puchica.org/events/

Dettagli

Data:
5 Luglio, 2018
Ora:
19:00 - 22:00
Sito web:
https://www.facebook.com/events/2186007131425925

Organizzatore

Csoa eXSnia

Luogo

Parco Delle Energie Ex Snia Via Prenestina 175, 00176 Roma
Via Prenestina 175
Roma,
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