Libertà per i prigionieri politici a 9 anni dal colpo di stato in Honduras

Petizione internazionale al Governo honduregno

Le organizzazioni che conformano la rete europea per l’Honduras recentemente creata lanciano una petizione internazionale al governo honduregno per la liberazione dei prigionieri politici e per fermare la persecuzione giudiziale contro tutti gli/e incarcerati/e nel contesto della crisi elettorale in novembre 2017 e delle proteste che si generarono per denunciare la frode elettorale e per chiedere democrazia.

Oggi si compiono nove anni dal colpo di Stato in Honduras e la prigione costituisce uno dei tratti che caratterizzano la situazione politica nazionale. Una relazione recente dell’ONU (03.2018), descrive in maniera dettagliata le violazioni dei diritti umani generate per le forze dell’ordine pubblico successe tra il giorno del voto, il 26 novembre 2017, ed il giorno di insediamento del nuovo governo, il 27 gennaio 2018. Migliaia di persone furono fermate arbitrariamente principalmente tra il 1 ed il 5 di dicembre durante lo stato di emergenza che venne dichiarato in quelli giorni. Si osservarono arresti massicci ed indiscriminati, perquisizioni illegali di abitazioni, aumento delle minacce contro giornalisti ed altri addetti dei media di comunicazione, come anche contro attivisti sociali e politici. Queste misure ebbero l’effetto di limitare il diritto alla riunione pacifica e di associazione e generarono più di 30 morti relazionati con le proteste.

L’incarceramento di donne ed uomini che lottano, attivisti di organizzazioni sociali, studentesche, contadine, indigene e neri in resistenza, viene essendo una costante nell’implementazione della strategia di consolidazione della dittatura rappresentata per Juan Orlando Hernández ed il rafforzamento del modello neoliberale.
Con questa petizione chiediamo la libertà immediata dei 5 prigionieri politici e l’assoluzione definitiva di 17 persone che già si trovano in libertà ma che tuttora vengono perseguite giuridicamente, tutti loro imputati per aver protestato pacificamente contro la frode elettorale.
I prigionieri politici sono in arresto preventivo in condizioni orrende, 3 di essi in prigioni di massima sicurezza sotto controllo dei militari. Questo arresto preventivo può durare fino a due anni e mezzo prima di essere stati processati. I prigionieri politici stanno avendo molti problemi per ricevere visite. Possono ricevere soltanto visite familiari e pure queste sono molto ristrettive. I famigliari devono pagare tra $100-$150 per ottenere l’autorizzazione di andare a visitarli per poche ore una volta per settimana.
Consideriamo questi arresti preventivi una palese violazione dei diritti umani. Siamo molto preoccupati sulla detenzione ingiusta ed in particolare per la sicurezza di Edwin Espinal Raúl Álvarez nella carcere “La Tolva”;Edy Gonzalo Valle nella carcere El Pozo; Gustavo Adolfo Cáceres Ayala e José Gabriel Godínez Avelar nella carcere di Progreso.

Recentemente, un rappresentante dell’ONU menzionò ai mezzi di comunicazione che le ambasciate della Germania, Canada e dell’Unione Europea sono molto interessate nel dialogo nazionale, offrendo finanziamenti, esperti di investigazione, etc. Tuttavia, il supposto pre-dialogo è stato completamente escludente: Libre, il più grande partito di opposizione del paese, non è stato coinvolto nel dialogo, come non sono stati convocati organizzazioni di donne, diritti umani, indigeni, studenti, le vittime della repressione post elettorale come i famigliari dei prigionieri politici.

Crediamo che la libertà dei carcerati politici e delle persone tuttora perseguitate giuridicamente è primordiale prima di qualunque dialogo. Pertanto, sollecitiamo gli attori europei che si sono offerti come mediatori per questo dialogo a smettere di legittimare il governo attuale, come era successo durante le elezioni di 2017 attraverso la missione di Osservazione Elettorale dell’Unione Europea, MOEU.  Insistiamo alla Delegazione dell’Unione Europea in Honduras che intervenga per richiedere condizioni di sicurezza, il dovuto processo e la libertà immediata dei 5 carcerati politici.
Esigiamo al Governo di Honduras l’annullamento delle denunce di centenaia di persone che hanno partecipato alle proteste della frode elettorale, e la liberazione immediata di tutti i prigionieri politici: Edwin Espinal, Raúl Álvarez, Edy Gonzalo Valle, Gustavo Adolfo Cáceres Ayala y José Gabriel Godínez Avelar.
Allo stesso tempo, esigiamo indagini indipendenti degli assassini relazionati alle proteste sorte a causa della crisi elettorale in novembre2017.
La petizione viene sostenuta delle seguenti organizzazioni che conformano la rete europea per l’Honduras

LAG (Comité Noruego de solidaridad con America Latina)

CADEHO ( Cadena de Derechos Humanos por Honduras)

Plataforma por Honduras en Madrid

Honduras-Delegation

France Amérique Latine

Alerte Honduras

Foro Honduras Suiza

Diáspora Hondureña

Tierra Catracha

Comitè Berta Vive Milàn

CICA Colectivo Italia Centroamerica

                             Zapapres e.V Hamburg

 




Foto delle azioni: https://www.facebook.com/cadeho.alemania/media_set?set=a.765616746974320.1073741866.100005780044194&type=3